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È primavera.
Come sta il tuo tetto?

L’inverno è praticamente alle spalle, quale occasione migliore per fare anche un veloce check-up del nostro tetto? Per evitare brutte (e costose) sorprese, è consigliabile effettuare controlli visivi periodici, con cadenza non superiore ad un anno, e un’analisi approfondita affidata ad uno specialista almeno ogni cinque anni.

L’inverno è praticamente alle spalle, quale occasione migliore per fare anche un veloce check-up del nostro tetto? Per evitare brutte (e costose) sorprese, è consigliabile effettuare controlli visivi periodici, con cadenza non superiore ad un anno, e un’analisi approfondita affidata ad uno specialista almeno ogni cinque anni.

Se la stagione trascorsa è stata particolarmente rigida, con giornate caratterizzate da forti venti e piogge, può capitare che foglie e rami caduti dagli alberi nelle vicinanze si siano accumulate all’interno dei pluviali, impedendo un corretto deflusso delle acque meteoriche. Oltre ai pluviali è importante verificare anche l’efficienza delle grondaie, controllando che siano prive di fori e che le loro giunzioni siano in perfetta efficienza. Sarà consigliabile anche un controllo intorno al perimetro della canna fumaria, per verificarne la tenuta, e ai telai dei lucernari, per valutare lo stato delle guarnizioni.

Ma non mettete a rischio la vostra incolumità! È bene affidare queste verifiche a personale qualificato che accederà alla copertura da apposite botole o mediante l’utilizzo di una scala a pioli assicurata ad un punto fisso, in modo da potersi muovere in sicurezza con l’imbrago ed il cordino, durante l’ispezione.

Lo strato esterno, detto manto, a causa della continua esposizione agli agenti atmosferici, è soggetto ad un lavoro estremamente usurante. Nel momento in cui viene meno la sua efficienza ecco che allora potranno comparire sul soffitto di casa muffamacchie di umidità o spiacevoli infiltrazioni.

È indispensabile infatti che gli elementi in laterizio che costituiscono il manto, coppi o tegole, siano integrinon fessurati e ben accostati gli uni agli altri; inoltre si deve verificare che non siano presenti depositi o altro che, nel tempo, si possano inserire tra i singoli pezzi provocando le infiltrazioni di cui parlavamo poc’anzi.
Nel caso contrario, qualora fossero ammalorati, si dovrà procedere necessariamente alla “ricorsa”, termine tecnico con il quale si identifica il riposizionamento o la sostituzione dei coppi o delle tegole. Grazie a Bicoppo, Vardanega è in grado di fornirvi una soluzione che permette il recupero anche parziale della copertura pre-esistente, velocizzando i tempi di posa e garantendo un significativo risparmio economico.

Interventi come quelli legati alla sostituzione di parte del manto sono considerati manutenzione ordinaria, e di norma non richiedono la presentazione di documentazione specifica. Tale documentazione può essere invece richiesta nel caso in cui si occupino suolo pubblico o marciapiedi, per posare gli appositi ponteggi.

Accertatevi inoltre dell’esistenza di vincoli di natura paesaggistica o architettonica che disciplinano o limitano l’utilizzo di alcuni materiali. In questa fase di sistemazione saremo lieti di offrirvi l’aiuto e l’assistenza necessaria per trovare la miglior soluzione!

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